mercoledì 12 novembre 2008

CHE VE LO DICO A FARE?

Oggi scrivo per una ragione ben precisa, voglio infatti ricordarmi con precisione come mi sento in questo periodo, perché, quando arriverà il momento del giro di vite, voglio poter esprimere molto chiaramente a chi del male mi sta facendo, dove si può mettere i suoi consigli/giudizi/suggerimenti di merda!
Ieri ho finalmente avuto il tanto atteso colloquio con i vertici di questo bel posto, che invece di dirmi chiaramente e “pacatamente” che ne sarà di me dal 2009 in poi mi hanno confermato un altro mese di stallo, in cui non sono né dentro né fuori … ho ricevuto un “cercati un altro lavoro” subito ritrattato da un “ma c’è una piccola possibilità che si riescano a risolvere le cose” … ho ricevuto un “io sono fatalista, credo che dove si chiude una porta si apre un portone” e un “sei stata fortunata a lavorare in un ente pubblico per 9 anni senza aver fatto un concorso” … ho incassato un “bisogna rendersi conto che nella vita a volte incontriamo persone migliori di noi” …
Questo quello che mi viene da dire e di cui mi voglio ricordare:
sì, sono stata fortunata a lavorare in un ente pubblico per 9 anni, sono stata fortunata ad entrare in contatto con una realtà magica come quella dell’arte, con artisti, allestitori, operatori del settore che mi hanno dedicato il loro tempo e mi hanno trasmesso emozioni e “nozioni” che non si imparano sui libri o dietro ad una scrivania … voglio però anche ricordarmi l’ansia alla fine di ogni singolo anno, in cui non sapevo se avrei lavorato ancora oppure no, voglio ricordarmi le giornate e le nottate passate in ufficio per chiudere una mostra e con nessuna ora di straordinario pagato e nessun premio per lo sforzo fatto (neppure un “grazie” per intenderci), voglio anche ricordare che non arrivo a 1.100 euro dopo 9 anni e che i contributi versati sono la metà della metà di quelli di un dipendente del quale ho fatto a tutti gli effetti le veci! E francamente non mi sento di ringraziare molti altri, se non me stessa!
Sì, so anche che esistono persone migliori di me … che conoscono più cose di me … che sicuramente hanno una maggiore proprietà di linguaggio, una migliore attitudine relazionale, un background più corposo … ma, so che vi vorrò vedere senza di me, con questa che è migliore di me … vi vorrò proprio vedere!
E so anche che la parola solo3 vicino alla nota “appuntamento con l’avvocato” non l’avrei creduta possibile neppure se me l’avessero giurato!

4 commenti:

paloma ha detto...

sono andata via da un ente di ricerca alcuni anni fa per lo stesso motivo. Le mie amiche che sono rimaste vivono come te. solo che almeno fino a qualche anno fa erano loro che scrivevano e proponevano lavori, invece ora, con le leauree brevi e l'assenza di tesisti, sono tornate a fare 4 analisi e hanno un misero stipendio e nessuna garanzia (nemmeno malattia o maternità ecc)... per quanto la mia vita lavorativa non mi piaccia penso di aver fatto bene a non restare la. Anche perché oltre a non avere cose minime mi sarei anche rosa ancor di piu' il fegato !
però ricordati che tutti siamo utili e nessuno indispensabile. Quindi tu pensa a te e alla tua vita, a finire l'università e pensare a un vero lavoro. Lascia stare le ripicche, farebbero male solo a te.
un abbraccio

Anonimo ha detto...

La mia rivincita sarà solo essere felice fuori di qui ... e questo penso di potermelo augurare, no?

GG ha detto...

buona fortuna!

Anonimo ha detto...

L'oroscopo di Glamour UK prevede grandi e inattese novità per il 12 di dicembre. Tanto per la cronaca. ;-)